Ho sempre amato molto, nei momenti di stanchezza e sconforto lavorativo, rifugiarmi sotto al piumone con la mia tisana rilassante e il mio Ipad, alla ricerca di rappresentazioni cinematografiche delle mie paure, dei miei problemi, dei miei dubbi imprenditoriali. Per sentirmi meno sola, sì, ma anche per ritrovare lo slancio e la motivazione per rimettermi in carreggiata.
Cercare conforto nel mondo reale è quasi sempre una validissima e salutare soluzione, certo. Però, chi lavora in ambito creativo e chi ha avviato la propria attività, conosce anche il potere benefico e rigenerante della solitudine (spesso auto-imposta) per rimettere a fuoco i propri obiettivi e magari lasciarsi travolgere da un’epifania scaturita da una buona scena, una buona colonna sonora, una citazione d’impatto.
Nei momenti difficili faccio tesoro dei consigli di amic* e collegh*, ma nel cinema e nella lettura ho sempre trovato un tipo di incoraggiamento altrettanto efficace e prezioso.
Fino a qualche anno fa rappresentazioni di questo tipo non erano così diffuse, ora invece stiamo assistendo ad una vera e propria esplosione del fenomeno, e le piattaforme di streaming più conosciute brulicano di serie che parlano di startup, imprenditoria, attività in proprio.
Possiamo selezionare, in questa libreria digitale, la rappresentazione che più si avvicina alla nostra attività o al nostro problema e studiarne le sfumature. Fare nostre alcune strategie. Identificarci con founder che prima della visione magari ci sembravano Dei dell’Olimpo, e invece sono persone, esattamente come noi. Altre volte smontiamo le figure che abbiamo idealizzato e depotenziamo personaggi controversi che sono stati inspiegabilmente beatificati.
Abbiamo infine l’occasione di assistere al percorso di crescita di attività che magari sono cominciate proprio come la nostra, sulla scrivania di una cameretta, in un garage, durante un tragitto in autobus.
Qualsiasi attività, anche la più affermata, ha attraversato momenti di down e momenti di ripresa. Qualsiasi founder, anche il più famoso, ha fatto degli errori.
Non sempre la messa in scena segue fedelmente gli eventi reali, ma nel cinema cerchiamo un buon compromesso tra realtà e artificio, per superare difficoltà e seccature reali, ma con la mente aperta a soluzioni fantasiose e inusuali.
Ecco qui, dunque, una lista di serie tv che potrebbero fare al caso vostro, se siete rannicchiat* sotto al piumone e cercate ispirazione, conforto, idee.
Niente spoiler, promesso, e neppure valutazioni troppo dettagliate. Sarete voi a decidere quale di queste “startup” merita di diventare il vostro unicorno 😉
Serie tv sull’imprenditoria – la mia selezione 2022
Wecrashed
Basata sul podcast WeCrashed: The Rise and Fall of WeWork di Wondery. Racconta la storia della famosa startup WeWork, della sua ascesa e della caduta del suo founder. Si concentra, prevalentemente, proprio sulla figura di Adam Neumann e di sua moglie, Rebekah Neumann.
Alcune delle tematiche in evidenza, senza spoiler: il controverso rapporto di Rebekah con Adam e con l’azienda. La sua difficoltà ad identificarsi al suo interno e la continua ricerca e messa in discussione della mission di WeWork (“Elevare la coscienza del mondo”). Altro tema interessante è quello legato all’atto del “manifestare”. Non vi dico di più, però, avrete modo di lasciarvi stregare da questo racconto e farvi una personale idea del suo curioso epilogo.
The Dropout
Miniserie creata da Elizabeth Meriwether, basata sul podcast The Dropout. Parla della caduta in disgrazia della Theranos, una società di biotecnologie, e della sua fondatrice Elizabeth Holmes, interpretata da Amanda Seyfried.
Alcune delle tematiche in evidenza, senza spoiler: la dipendenza e l’ossessione per il proprio progetto. La salute mentale e gli effetti del fallimento. L’inganno e la truffa impiegati come strumenti per ottenere finanziamenti, nell’attesa del “successo” effettivo dell’idea.
The Billion Dollar Code
Racconta la storia di Carsten Schluter e Juri Muller, un artista digitale e un hacker che intraprendono una collaborazione per dare vita a TerraVision, un software di mappatura 3D, nella Berlino degli anni ’90.
Il software, precursore di Google Earth, è al centro di una famosa controversia legale in cui i due inventori si scontrano contro il colosso Google, per rivendicare i diritti dell’idea.
Alcune delle tematiche in evidenza, senza spoiler: sicuramente, il discorso relativo al copyright. Le tematiche che mi hanno colpito, però, sono molteplici, a partire dal rapporto tra i due founder e, ancora, il “saper lasciar andare”. Ultima ma non meno importante, la lotta contro un colosso del digitale.
Super Pumped
La serie ripercorre i punti salienti della crescita di Uber e racconta la storia del suo founder, Kalanick, e la sua relazione con Bill Gurley, venture capitalist. Basato sull’omonimo libro di saggistica di Mike Isaac, 2019.
Link affiliato
Alcune delle tematiche in evidenza, senza spoiler: la tossicità della competizione e la tossicità di alcuni ambienti di lavoro. L’importanza della comunicazione e dell’immagine reale e percepita di un brand o di un’azienda.
The Playlist
Racconta la nascita di Spotify, a partire dall’idea dell’imprenditore svedese Daniel Ek, che insieme a Martin Lorentzon ha dato vita ad un concetto rivoluzionario di condivisione della musica.
Alcune delle tematiche in evidenza, senza spoiler: il tema della pirateria musicale e la rivoluzione di un intero settore. La creazione di un team e lo sforzo condiviso per concretizzare un’idea che si scontra, fortemente, con tutto ciò che è stato fatto prima.
Self-made
La storia della pioniera della cura dei capelli, Madam C.J. Walker, la prima donna americana a diventare milionaria lavorando alla propria idea imprenditoriale. Sviluppò e trasformò in un business di successo la sua linea di prodotti per capelli.
Alcune delle tematiche in evidenza, senza spoiler: il tema della rivalità e della competizione. La capacità di reinventarsi e costruire con ciò che si ha a disposizione. Il superamento di ostacoli economici e sociali e l’impegno necessario per auto-promuoversi e garantirsi una rete di clienti.
The Bear
Racconta la storia di un giovane chef di successo, che si ritrova catapultato in una cucina sull’orlo del fallimento, ereditata in seguito al suicidio del fratello maggiore. Con fatica e sacrifici dovrà salvare l’attività di famiglia.
Alcune delle tematiche in evidenza, senza spoiler: l’elaborazione di eventi dolorosi (in questo caso il lutto, ma non solo) e la capacità di riqualificare un’attività in decadenza. La difficoltà di affermarsi in un settore estremamente competitivo e in un panorama urbano (e sociale) ostile.
[Della lista di oggi, solo The Bear è un’opera di fantasia, di Christopher Storer. Tutte le altre serie sono ispirate a storie vere]
Per recuperare la precedente lista di serie tv sull’imprenditoria, date un’occhiata qui!
Immagine in apertura: ©The Bear